The Vampire Diaries - We Remain Together

Un bacio inaspettato, 23 Aprile 2012 - ore 17:40

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Caroline Forbes ~ TiO
view post Posted on 27/4/2012, 18:26     +1   -1




Caroline Forbes
‎*Quel tempo schifoso che mi avrebbe rovinato totalmente i capelli se solo non avessi provveduto a legarli con un elastico (http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-...922571003_n.jpg così). Il parabrezza che viene reso libero dalle goccioline di pioggia che si abbattono su di esso grazie ai tergicristalli continuamente in movimento, veloci, riuscendo con non poche difficoltà a giungere a scuola, parcheggiando al parcheggio completamente deserto se non per qualche auto. Aprendo l'ombrello ed uscire dall'auto, maledicendomi per non aver indossato stivali anzichè le mie care e amate ballerine. I piedi totalmente zuppi quando entro nei corridoi, avanzando verso la zona professori/segreteria. Quasi deserta se non per qualche rumore proveniente da alcuni degli uffici, sperando vivamente che la segretaria fosse una delle poche impavide ad aver sfidato il diluvio universale*

Klaus Mikaelson ‎*Seduto sulla mia "comoda" poltrona, mi porto una matita tra le labbra, prendendo a mordicchiarla. Annoiato, i tuoi che continuano e i lampi che squarciano il cielo. Dannandomi l'anima per essere uscito di casa proprio nel mio giorno libero e per essermi messo a disposizione per dei corsi di recupero che nessuno vuole fare. perché questi ragazzini sono davvero una massa di capre. Mi tolgo la matita dalla bocca, catturato dal suono di passi che si ferma in corridoio, poco distante dal mio ufficio. Alzandomi dalla sedia, apro la porta, uscendo per metà in corridoio. Vedendo Caroline poco lontano, inarco un sopracciglio quando mi accorgo che è quasi completamente zuppa* almeno qualcuno si è degnato di venire *borbottarlo, riprendendo la matita tra i denti, sentendo solo adesso la giacca umida sulle spalle*
23 aprile alle ore 16.29 · Non mi piace più · 2
Caroline Forbes ‎*Una voce, la sua, che mi fa voltare di scatto, a labbra schiuse, guardandolo come se mi aspettassi di vedere tutti meno che lui in questa giornata di pioggia. Cercando di non dare a vedere il mio stupore, riacquistando appena quella sicurezza che - di solito - mi caratterizza* ..non dirmi che passeremo il pomeriggio da soli.. *Un tono che cerca di beffeggiarlo, non riservando a lui le dovute attenzioni che si riserverebbero ad un professore. Perchè lui, per me, rimane klaus*
23 aprile alle ore 16.37 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Distolgo lo sguardo dalla ragazza che si volta, puntandolo con uno sbuffo sull'estintore di fronte alla porta. Ci mancava solo di stare in una scuola deserta insieme a lei, adesso come minimo arriveranno esercito, marines e pure i pompieri per salvarla dal terribile mostro cattivo* a quanto pare *usare il suo stesso tono fastidioso, un'alzata di spalle mentre rientro nel mio ufficio. e la voglia di fare ripetizioni, almeno per oggi, mi è passata del tutto* allora? *piegare la testa di lato, in modo che esca solo questa dalla porta aperta* resti lì o cominciamo a studiare? *riuscendo perfettamente a non cambiare il tono della mia voce che adesso è annoiato e impaziente. meno sto in questo posto e meglio è*
23 aprile alle ore 16.41 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*Un senso di pericolo che viene avvertito dal mio istinto. Ma non il pericolo convenzionale, quello che si potrebbe aspettare di provare. Un pericolo fatto di debolezze. Debolezze che non possono essere confessate.* Se proprio devo.. *un tono annoiato che non lascia trasparire la leggera agitazione nell'entrare nell'ufficio del professore di storia, la scuola semi deserta, e la poca luce che c'è deriva solo da una lampada sistemata sulla sua scrivania. Il cielo di un blu scuro nonostante non fosse sera, quel diluvio scatenato da una coltre di nuvole intense e scure che non lasciano filtrare la luce* Gli altri hanno evitato di venire o questa è una tecnica usata da te per passare del tempo solo con me? *Beffeggiandolo, sedermi alla sedia di fronte alla sua senza essere stata neppure invitata a sedere, guardandomi intorno, curiosa* ed in questo caso, ti capisco.. i miei compagni di scuola sono esattamente senza stile e classe.. *Ancora quel sorrisetto, cercando di rompere in questo modo l'imbarazzo di essere in una camera sola con lui*
23 aprile alle ore 16.48 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson Se non vuoi, puoi sempre andartene *lanciarle un'occhiata per nulla rassicurante. una di quelle che di solito viene fuori per sbeffeggiare qualcuno. mi sfilo la giacca umida, lasciandola sullo schedario basso accanto alla mia sedia per poi prendere posto. Alzo gli occhi al soffitto a quella specie di battuta che NON fa ridere, puntando i gomiti sulla scrivania* in effetti la voglia di vederti era così tanta da spingermi a soggiogare l'intero corpo studentesco a stare lontano dalla scuola *sorriderle ironico, muovendo impercettibilmente la testa su e giù nell'osservarla. e solo adesso che porto il mento sulle mani, l'odore di lexi mi arriva forte, facendomi arricciare il naso* oppure potrei dire lo stesso di te *sfidandola, adesso, decidendo comunque che sarebbe meglio cominciare a studiare* iniziamo?
23 aprile alle ore 16.58 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎// nn dirmi che le hai infilato le dita nella grotta incantata e nn le hai lavate -.-''
23 aprile alle ore 17.06 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎/Ovvio che le ho lavate, sce. Ma l'odore è sulla pelle, su tutta la pelle
23 aprile alle ore 17.07 · Mi piace
Caroline Forbes ‎*Approfittare del fatto che lui cali lo sguardo per qualche istante e fargli una smorfia col naso, sistemandomi meglio su quella sedia che, fortunatamente, non è in pelle come quella del mio professore. "Almeno non la bagnerò". Sfilarmi il coprispalle bagnato e poggiarlo dietro di me, le mie ballerine che somigliano ad una vasca per pesci e i miei piedi vi stanno facendo una nuotata* Certo.. *Prendere il blocco degli appunti ed il libro. Notando solo ora delle banconote cadere per terra, capendo immediatamente, maledicendo la cocciutagine del mio uomo* Damon .. *Il suo nome detto quasi come un'imprecazione. "E' così difficile da capire che mi mette in imbarazzo prendere i suoi soldi? e per di più .." contandoli ".. 1300 dollari!"*
23 aprile alle ore 17.11 · Mi piace · 2
Klaus Mikaelson ‎*Prendo la tracolla, aprendola sul bordo della scrivania per prendere i libri. Li fisso, non sapendo quale debba prendere. O quantomeno, se ci sia la necessità di aprirli. Potrei spiegare anche senza aiuto* Klaus *mi indico con un dito quando sento nominare il capellone, ancora lo sguardo fisso sulle copertine dei libri. Lo punto adesso su di lei che è chinata verso il basso, abbassandomi anche da seduto per vedere cosa stia facendo* wow, non sapevo che gli adolescenti avessero tanto contante *esclamo rialzandomi, mettendomi più comodo, stupito* l'ultimo argomento che hai fatto? *cominciando a sfogliare il primo libro, facendo in modo di non deconcentrarmi. bisogna restare calmi, è questo che mi ripeto da giorni. adesso non resta altro che mettere in pratica*
23 aprile alle ore 17.18 · Mi piace
Caroline Forbes ‎*La mia espressione che avrebbe potuto ucciderlo. Quella domanda che viene fatta in un momento inopportuno visto che io sono ancora shockata per il fatto che Damon mi abbia dato tutti quei soldi. "Non sono sua moglie! Non deve mantenermi!" Quel senso di disagio che torna, nascondendo tutti quei soldi in una tasca interna della borsa, poggiandola di lato per poi tornare al mio professore, leggermente irritata per la questione 'mantenuta'* Klaus, davvero credi che io abbia mai studiato?! *La fronte aggrottata in un'espressione alla 'andiamo, per chi mi hai presa'. Lui che non sa che le mie comparse a scuola erano esclusivamente per organizzare balli, feste, raccolte fondi e coordinare progetti*
23 aprile alle ore 17.26 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Seguire ogni suo movimento, un ciuffo d'aria che esce da un angolo della mia bocca, sempre più annoiato. chiudo il libro con uno scatto, rimettendo tutto nella tracolla, per poi alzarmi e incrociare le braccia al petto. Poggio la schiena al muro, incrociando anche le caviglie, guardandola con la testa inclinata* Quindi sei qui perché..? *domandarlo più irritato che davvero incuriosito. Perché, adesso che c'è lei qui, io non posso più andarmene. E ho tutta l'ora da far passare e di certo adesso non mi metto a giocare a shangai con lei* non hai mai studiato, eppure sei all'ultimo anno. è così scadente l'istruzione qui a Mystic Falls?
23 aprile alle ore 17.32 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎-.-'''
23 aprile alle ore 17.34 · Mi piace
Klaus Mikaelson ‎//Cosa?
23 aprile alle ore 17.34 · Mi piace
Caroline Forbes ‎*Lo scatto di Klaus che mi fa indietreggiare lievemente con la sedia, stringendo le mani ai braccioli. "e' davvero lo stesso klaus che cercava di aiutarmi? confortarmi? " Stringendo la matita nelle mani, di riflesso, come se quella potesse essere un'arma abbastanza valida da difendermi da un'Originario* Sono qui per recuperare - eventualmente soggiogando la segretaria - le lezioni di storia.. E sono all'ultimo anno perchè mi occupo di tante altre cose.. e nonostante io non studi riesco a seguire in classe. Non ho bisogno di studiare a casa per poter essere promossa.. *Un tono indispettito ed offeso. Offendere il mio orgoglio è un qualcosa che non può essere perdonato tanto facilmente, non che lui voglia questo. Il mio sguardo rivolto a lui, duro abbastanza da nascondere le mie debolezze*
23 aprile alle ore 17.39 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Il suo tono che mi fa scoppiare a ridere, divertito sul serio stavolta. Mi sta facendo un favore e neppure lo sa. Apro le braccia, facendo scontrare le mani sui jeans, creando uno schiocco secco* Bene allora *faccio il giro della scrivania, sedendomi di fronte a lei* visto che non dobbiamo studiare, io propongo una partita a carte *parlare tranquillo, nella voce una punta di quel divertimento lasciato dalla risata già spenta. Stringere i bordi della scrivania con entrambe le mani, aspettandomi una sfuriata, che se ne vada sbattendo la porta, che mi pugnali con quella matita che le oscilla in mano. L'imprevedibilità delle persone mi è sempre piaciuta, fino a un certo punto* le hai portate? oppure possiamo provare il ping pong *alzare entrambe le sopracciglia, guardandola dall'alto. quel suo tono di prima che adesso mi interessa, perché è tanto indispettita? non le ho detto nulla di male. credo*
23 aprile alle ore 17.46 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎"E' un Klaus drogato di verbena che mi parla o si sta prendendo semplicemente gioco di me?!" *Sentire dei passi lungo il corridoio. Passi che mi avrebbero impedito di fare ciò che devo, alzandomi di corsa, uno scatto per poi chiudere la porta, girando la chiave nella serratura e tornare a guardare lui* In realtà ho in mente altro..
23 aprile alle ore 18.01 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Voltarmi verso la porta quando lei scatta a chiuderla* Lo sai che non puoi uccidermi, vero? *sghignazzare, restando seduto, le mie gambe che adesso prendono a dondolare. e così, avrebbero mandato proprio lei a rompere la tregua che, a quanto pare, nessuno si prende la briga di rispettare. e quel capellone che rischia tanto, proprio un vero idiota* che intenzioni hai? *non riuscire a trattenere l'ironia, questa situazione, la porta chiusa, bloccato in questa stanza.. sta cominciando a farsi tutto più divertente. e forse dovrei smetterla di stare sulla difensiva, ma se prova a fare qualche gesto sconsiderato con quella matita, giuro che le arriva dritta in fronte*
23 aprile alle ore 18.05 · Mi piace
Caroline Forbes ‎-.-'' invece di pensare al fatto che io ci stia provando con te ù.ù
23 aprile alle ore 18.06 · Mi piace · 1
Caroline Forbes Ucciderti? *sollevare le sopracciglia in un'espressione di incredulità, come se con quell'informazione ridondante avesse offeso la mia intelligenza* Chi ha mai parlato di ucciderti.. *Avanzando lentamente, quelle ballerine piene d'acqua che sfilo nel percorso. Lasciandole li, in mezzo alla stanza, incurante del fatto che potrebbe apparire un gesto scortese* Non sono tanto idiota.. *Tornando alla sedia, ma non sedermi. Incrociare le braccia al petto proprio dinanzi a lui, la matita stretta nelle mani, osservando quegli occhi chiari che hanno un non so che di ipnotico - forse perchè sono gli unici in grado di soggiogarmi*
23 aprile alle ore 18.11 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson Bene *passarmi una mano sulla nuca, strofinandola mentre la guardo circospetto. schiarirmi la voce, vedendola avvicinarsi. mi allungo per afferrare la sua mano, tirandole via la matita che tiene ancora stretta* allora questa la posiamo *la metto accanto a me, sulla scrivania. anche se mi farebbe solo il solletico, ma sarebbe un vero peccato rovinare anche la maglia che indosso. ormai i suoi amici non fanno altro che decimarmi il guardaroba che farà già schifo di suo, ma sempre meglio di niente. Salto giù dalla scrivania, arrivando in piedi a pochi centimetri di distanza da lei. la differenza d'altezza che adesso è meno tangibile, ma c'è comunque e mi tocca abbassare di poco il capo per guardarla negli occhi* sul serio, Caroline, non mi piace chi pensa di poter giocare con me, perché poi io voglio sempre qualcosa in cambio *il tono serio che va via via ad abbassarsi ad ogni parola. stanco di tutta questa tensione che si respira nell'aria ogni volta che siamo nella stessa stanza. *
23 aprile alle ore 18.20 · Non mi piace più · 2
Caroline Forbes ‎*Guardare il mio palmo vuoto, la matita non più li ma nelle sue mani e successivamente sul piano della scrivania mentre con un agile saltello si porta alla mia altezza. O quasi. Notando come fosse, anche se di poco, più alto di Damon.* Perchè pensi che io voglia giocare? *Le mie intenzioni diverse da ciò che forse lui ha potuto immaginare ma rimanere comunque li, stando al gioco, accettando quella che si prospetta essere una sfida, una sfida estremamente ..dura. Fissarlo negli occhi, l'azzurro dei miei che non teme i suoi, inclinando leggermente il capo di lato per osservarlo meglio, a labbra schiuse, cercando di capire cosa lui volesse dire*
23 aprile alle ore 18.24 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Mordermi l'interno di una guancia. La tensione, la mia, che aumenta. E forse dovrei sul serio andarmene da questa stanzetta* perché sono certo che tu non capisca davvero quello che stai facendo *ed è sicuro che non so sa, altrimenti sarebbe già tornata a casa sua, magari usando quel suo permesso speciale che l'altro giorno mi ha sbattuto in faccia con tanta soddisfazione. distolgo lo sguardo, ancora, ormai non faccio altro, puntandolo su un punto indefinito della parete dietro di lei* oppure lo capisci e ti stai prendendo gioco di me, il tuo professore *tornando a guardarla, la mia lingua che si posa inconsciamente tra le labbra nel vedere le sue dischiuse. lasciar perdere per il momento la questione degli schieramenti, ibridi e vampiri. Lasciando solo l’uomo, volerle far capire che adesso sono il suo professore e che dovrebbe smetterla. Perché lei sa di essere così.. com’è e ne approfitta*
23 aprile alle ore 18.34 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎// io nn so nulla ù.ù
23 aprile alle ore 18.35 · Mi piace
Klaus Mikaelson ‎//non stare sempre a mettere i puntini sulle i
23 aprile alle ore 18.36 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*Aggrottando lievemente la fronte, osservandolo dal basso come se pendessi da quelle labbra carnose che io stessa avevo citato la sera prima con Damon. Il mio uomo.* Non mi sto prendendo gioco di te, Klaus.. "Prendermi gioco di lui? Davvero crede che possa essere possibile una cosa del genere?!" ... volevo solo parlarti.. *Sentirmi strana, come se ciò che sente lui lo stesse trasferendo su di me, una sorta di transfert emotivo che sta facendo innalzare un pò troppo la tensione in questa stanza* .. Perchè sei stato così gentile con me alla festa di tyler?! *Chiedere di getto, velocemente, senza pensarci, fronteggiandolo ancora, occhi che hanno abbandonato l'arroganza e hanno lasciato solo un'estrema curiosità. E forse anche qualcos'altro* .. Così gentile per poi sbattermi in faccia la tua arroganza quando ti sei presentato qui come professore? *Voler sapere, voler poter dare una risposta a me stessa. E a chi avesse voluto sapere*
23 aprile alle ore 18.39 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson Buono a sapersi *mugugno stringendo le labbra, irrigidendo la mia espressione. E vuole parlare.. ma davvero? Quando sono io a voler parlare, non interessa a nessuno. e adesso, secondo lei, io dovrei stare a sentirla perché, giustamente, sono io quello che dovrebbe stare attento come si comporta. sono sul filo del rasoio e i miei comportamenti sono sempre controllati in ogni minimo particolare.
Sgranare gli occhi alla sua domanda, stralunato* perché.. sai, non dovrebbe sorprendervi quando non mi comporto da pazzo omicida. non sono sempre così. so che può sembrare strano, ma anche io a volte scendo dal letto col piede giusto *le mie mani che si muovo incontrollate ai lati del mio corpo, non riuscendo a credere che mi abbia fatto sul serio questa comanda. avrei dovuto davvero lasciarla piangere da sola e far finta di niente? chissà, se ricapitasse, potrei anche farlo* e la mia non era arroganza, stavo solo cercando di ambientarmi in un posto nuovo *tornare ad abbassare la voce, le mani che adesso si fermano mentre la destra si alza, fermandosi a mezz'aria davanti al suo viso* quante volte credi che io abbia insegnato in una scuola? *avvicinarmi di più a lei, chinando di poco la testa, sussurrando ironico mentre un dito si posa sulla sua guancia, scivolando lento fino all'angolo delle sue labbra* neppure una, dovevo imparare
23 aprile alle ore 18.53 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*Il mio sguardo che segue quella mano che si alza, la paura che potesse fare qualcosa di.. pericoloso?! E invece quel dito va a poggiarsi sulla mia guancia, seguendolo di sottecchi, sentirlo vicino alle labbra. Quella vicinanza pericolosa. La vicinanza di una persona che era sempre apparsa come un'assassino e che invece si stava rivelando tutt'altro. Mi stava prendendo in giro?* ...Klaus... *La voce lenta, flebile..la paura che un passo falso avrebbe potuto farlo scattare, rimanendo li, ad osservarlo, riordinando pensieri ed idee* altro punto scottante.. perchè? Perchè lo stai facendo? Perchè stai insegnando nel nostro liceo? Avevi bisogno di controllare Elena? *Una supposizione che stranamente non ho paura di esternare, sperando che fosse sincero, che mi rispondesse. E nel frattempo quel dito è ancora li*
23 aprile alle ore 19.00 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Sentire il battito del suo cuore farsi più veloce, conscio di essere riuscito a spaventarla. Come succede sempre, con tutti* All'inizio, forse. Dovevo controllare che non corresse pericoli, che nessuno di voi facesse un passo falso e.. non so, portarla via? *notare che il mio dito è ancora rimasto vicino alle sue labbra, allontanando la mano come scottato e lasciandola ricadere lungo il fianco* poi ho capito che non mi serve più la doppelganger, almeno per un lungo periodo *indietreggiando di un passo, bloccandomi contro il bordo della scrivania. poggiarci entrambe le mani e tornare seduto lì sopra* e un lungo periodo, per noi vampiri, non si semplifica in un paio di mesi. è molto di più *parlare con sincerità, non avendo più motivi per mentire o mettere in scena uno dei miei soliti giochetti. tanto non servirebbe a niente. non mi crederebbero in nessuno dei due casi* e poi mi piace insegnare, anche se non lo faccio sempre *la indico con un dito, scuotendo la testa in un sorriso divertito* è tutto qui. adesso che hai ottenuto le tue informazioni, sei contenta?
23 aprile alle ore 19.07 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*Il mio viso che non gode più del tocco del suo dito, vederlo indietreggiato quasi come se fosse lui quello spaventato da quel contatto, avanzando io stessa di un passo, un passo che mi porta nuovamente a lui, vicina. Così vicina da sfiorare le sue ginocchia con le mie cosce* cosa vuol dire questo? *Cercando il suo sguardo col mio, una voce dolce, di chi cerca di capire, inumidendomi le labbra con la punta della lingua in un gesto che non vuole avere nulla di provocatorio. Anzi. Una semplice distrazione mentre attendo che le sue labbra proferiscano parola*
23 aprile alle ore 19.15 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson ‎*Domandarmi perché continua ad avvicinarsi, sembra non capisca che deve stare lontana. E' tarata, non capisce. e non capisco neppure io* Cosa vuol dire.. cosa? *domandarlo passando una mano dentro il collo della maglia, stirandolo* ti ho detto quello che volevi sapere, non ti basta? *incatenando il suo sguardo al mio che si alza subito, non potendone già più. sta diventando sempre più difficile. e diamine, che mi dia un po' di tregua. non ha proprio nient'altro da fare?*
23 aprile alle ore 19.22 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎//caveman cit. Rebekah Elijah Mikaelson
23 aprile alle ore 19.30 · Mi piace · 2
Rebekah Mikaelson ‎// we we, ho il copyright! ciò che ho detto a Damon durante il ballo :3
23 aprile alle ore 19.31 · Non mi piace più · 2
Caroline Forbes ‎..perchè elena non ti servirà più per un bel pò? *Osservare la sua mano che si muove sul collo della sua maglia, notando come avesse qualcosa sul petto, forse un pò di polvere o qualche briciola. Sollevare automaticamente la mia mano sul suo petto per pulirlo, pulirlo senza malizia, un qualcosa che avrei fatto a chiunque. Eppure quel gesto mi si para dinanzi nella sua avventatezza nell'istante in cui mi prendo la confidenza di toccare il suo corpo, ritraendo la mano subito dopo, come se sapessi lo sbaglio che stessi compiendo, o la tentazione a cui - inconsapevolmente - stessi cedendo* ..scusa.. *Calando lo sguardo, appena, prima il suo petto, sollevandolo e ritrovarmi a fissare le sue labbra, sollevarlo ancora e ritrovarmi i suoi occhi "Possibile che non ci fosse un luogo dove poter guardare senza averne conseguenze?!"*
23 aprile alle ore 19.35 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson Non ho bisogno di ibridi *rispondere sbrigativo, togliendo la mano dal collo della maglia quando questo viene toccato dalla sua. Abbassare lo sguardo sulla sua mano che si muove cose se dovesse togliere qualcosa di fastidioso dalla maglia per poi alzarlo sui suoi occhi quando riprende a parlare* niente *cogliere tutti gli spostamenti del suo sguardo. non riuscire a stare fermo, rialzandomi dalla scrivania, rimanendo comunque bloccato dalla sua presenza. potrei sgattaiolare di lato, ma poi farei la figura di quello che ha paura. e io non ho paura, soprattutto di una vampira che non potrebbe scalfirmi neppure volendo. E adesso sono sul serio confuso. E non è quella solita confusione piacevole, di quando sai che prima o poi qualcuno verrà da te e ti spiegherà tutto passo passo. E' una cosa del tutto disonesta e fastidiosa. Quindi devo seguire l'istinto, come faccio sempre. Chinandomi su di lei per fermarmi un attimo prima che le nostre labbra rischino di toccarsi, come alla ricerca di un permesso che scorgo nello sguardo, forse sbagliandomi. Forse anzi, sicuramente, mi sto sbagliando, perché il permesso non me lo darebbe mai, neppure se costretta. neppure per scherzo. ma chi se ne frega, devo togliermi la pulce dall'orecchio. e per farlo, devo.. fare qualcosa, anche se è sbagliato. tanto negli sbagli ci sguazzo da una vita, uno in più o uno in meno non mi ammazzerà. Far incontrare le nostre labbra con delicatezza, lentezza. Donare piccoli e lievi baci, continuando a tenere lo sguardo fermo nel suo, sempre più convinto che mi caccerà via da un momento all’altro*
23 aprile alle ore 19.47 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*Le parole perdono il loro significato nel momento in cui mi ritrovo le sue labbra sulle mie, labbra che mai avrei pensato potessero baciarmi, labbra che non esitano a premere sulle mie senza tuttavia imporre nulla. La mia mente è annebbiata e gli lascia fare ciò che vuole solo per qualche attimo, attimo durante il quale ho il tempo - oltre che di riprendermi - anche di provare quanto delicato potesse essere il suo tocco. 'Klaus? davvero? Klaus mi sta baciando?' Ed ecco che ciò che doveva accadere, accade. Mi ritraggo di scatto, inciampando quasi nella sedia posta dietro di me. Togliendo quel quasi. Trovarmi a terra, in una posizione un pò strana, con lo sguardo assorto nel vuoto, mirando forse alle sue gambe. La mano mi sfiora le labbra come se a capire che ciò che c'è stato fosse stato reale. Nessun bacio ricambiato, per intenderci. Ma comunque il contatto con le labbra di Klaus, il percepirlo tanto vicino a me, così in intimità con me, ha aumentato i miei battiti ed i miei respiri. Trovando il tutto assurdamente sbagliato. Ma non perchè lui sia Klaus. Lui in questo momento è solo un uomo. Ed io solo una ragazza affascinata da tutto, ogni cosa che gli riguarda. Persino dal suo modo di parlare. Può mai tutto questo essere sbagliato? E' tutto diverso, tutto più complesso. Trovarlo sbagliato per me, perchè sono in procinto di sposarmi. Per me perchè non potrei mai lasciarmi andare con lui senza ferire la persona che amo. Sbagliato per Lexi perchè a quanto pare è la sua donna, con o senza soggiogamento e non potrei mai farle questo. Il respiro ora veloce, ansante, sollevando lo sguardo verso quell'uomo, chiedendo e cercando risposte dall'incontro dei nostri sguardi* ...perchè?! *Un tono dolce, tenero, a tratti impaurito. Lasciando da parte l'arroganza che mi caratterizza, totalmente soppiantata dall'impensabilità di quel gesto*
23 aprile alle ore 20.02 · Non mi piace più · 2
Klaus Mikaelson ‎*Le sue labbra che un attimo prima sono sfiorate dalle mie e un attimo dopo non ci sono più, lontane. Scuotere la testa, sgranando gli occhi, tornare alla realtà di quelli che sono i fatti: ho fatto una grandissima e colossale.. cazzata. Deglutire a fatica, vedendola per terra. Non credevo che un semplice bacio avesse tanto potere su qualcuno. Sembra sia stata spinta via da una qualche forza fantasma. Rimanere fermo, le labbra ancora schiuse, stavolta per prendere quanto più ossigeno mi serve per tornare a pensare con lucidità e per tornare a respirare normalmente* che diavolo ho fatto? *dirlo tra me e me, un tono che neppure lei, sono sicuro, può sentire. E lei ha ragione. Perché? Perché sono un idiota, non ci sono altre spiegazioni. Ho ancora addosso l'odore della mia donna, la donna che amo. E vado a baciare una di cui non mi importa nulla? Perché, andiamo, è vero che non mi importa nulla. È solo Caroline e il fatto che, per sbaglio, una volta l’abbia ritratta mentre ero sovrappensiero, non vuol dire assolutamente niente. Io lo so cos’è importante. E la ragazza a terra davanti a me non rientra tra le mie priorità. Ho solo provato e ho fatto un casino, inutile pensarci su* non lo so *chinandomi per porgerle una mano, voler almeno aiutarla a rialzarsi. E in un certo senso, o forse in tutti, glielo devo. Chiudere gli occhi per un momento, molleggiando il peso sulle ginocchia, lasciando andare la testa a ciondolare verso il basso* non è successo niente *dirglielo con un tono che rasenta la supplica, contando sul suo non essere stupida. Se lo andasse a raccontare in giro, non sarei l’unico a perderci. Anzi, forse lei perderebbe più di me. E invece no, perderemmo entrambi allo stesso modo. Dovrei smetterla di pensare che tutti gli altri abbiano qualcosa che io non ho. Al momento siamo sulla stessa barca. Se affondo io, affonda anche lei. e viceversa*
23 aprile alle ore 20.22 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes ‎*La sua imprecazione che mi fa capire quanto fosse il tutto assolutamente non programmato. E se da un lato la cosa mi rallegra perchè non sono caduta in una trappola, dall'altro mi spaventa perchè vuol dire che lui ha seguito il suo istinto. Quell'istinto che l'ha spinto a baciarmi, così, dal nulla. Lui non è uno stupratore seriale, non credo che sia in grado neppure di sfiorare una donna se lei non voglia. E quindi mi ritrovo a spaventarmi maggiormente.. E' stata anche colpa mia?!* ...non direi.. ma ok, se è questo che vuoi.. *Dirglielo quasi come se, se lui volesse vergognarsi di quel gesto, io potrei giustificarlo. Andiamo, lui è un Antico. Ed io solo una ragazzina. Osservare la sua mano tesa, scrutarla per un attimo prima di porgergli la mia, facendo si che potesse aiutarmi a sollevarmi, guardandomi intorno, imbarazzata. Rossa in viso, cosa che accade di rado.* Forse è meglio che vada.. *Lo sguardo basso, trovandomi a sfiorargli la coscia nell'istante in cui mi allontano, provando un brivido,pensando - o sperando - che l'avesse sentito anche lui. Ed in quel caso sarebbero stati cazzi amari* ..mi..mi.. dispiace.. *Balbettare, dandogli le spalle, come se mi sentissi responsabile di tutto. Cercando di infilare le ballerine, mentre il solo pensiero di quelle labbra mi provoca un nuovo brivido. Un brivido che non so interpretare, ma c'è, lo sento*
23 aprile alle ore 20.29 · Mi piace · 1
Klaus Mikaelson Grazie *abbozzare l’ombra di un sorriso tentennante mentre l’aiuto ad alzarsi, portandomi le mani alle tasche posteriori dei jeans quando sono entrambe libere. Fissare un punto indefinito del linoleum bianco, annuendo assente. Scostandomi quando torna a sfiorarmi, consapevole che non l’abbia fatto apposta. Dopo essere volata a due metri di distanza per un bacio, sfido che mi sfiorerebbe intenzionalmente. Mi volto verso la scrivania, prendendo la tracolla e la giacca. Indossando quest’ultima velocemente mentre lei torna a calzare le sue scarpe, raggiungendo la porta prima di poter essere preceduto, fermandomi e girandomi per guardarla* Mi dispiace, Caroline, non avrei dovuto *il mio tono serio, come se stessi mettendo a punto un piano strategico. Al solito, quindi. E mi domando quando sia tornata tutta questa sicurezza visto che fino a un momento fa sembravo preso dalla scossa. Ho ripreso lei perché ci ha chiusi a chiave nella stanza e poi la bacio, è assurdo. Lasciarmi sfuggire una risata, adesso che tutta la tensione sembra completamente sciogliere i miei muscoli rimasti rigidi fino ad ora* non succederà più, posso assicurartelo *e qui il più grande sono io, tocca a me mettere le cose in chiaro. E anche se non lo facessi, non ricapiterebbe più comunque* Bene, tutto chiarito *mi sistemo la tracolla sulla spalla e muovo la chiave per aprire la porta, uscendo nel corridoio non più illuminato per andare via dalla scuola. Arrivare in macchina nuovamente fradicio, il tempaccio che continua con i tuoni e le saette mentre entro in auto, azionando i tergicristalli e avviando il motore. Uscire dal parcheggio mi sembra una vera e propria liberazione mentre svolto per immettermi in strada, diretto da qualche parte, sicuramente lontano da questa scuola. e quasi quasi, un giorno di ferie potrei anche prendermelo domani*
23 aprile alle ore 20.49 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes Wa ti ho fatto scappare! XD
23 aprile alle ore 20.52 tramite cellulare · Mi piace
Klaus Mikaelson Non sei tu a farmi scappare, è il tuo capellone xD
23 aprile alle ore 20.52 · Mi piace
Damon Salvatore ‎//chi ha detto niente//
23 aprile alle ore 20.54 · Mi piace
Klaus Mikaelson ‎//non lo dici, ma io mi sento in colpa lo stesso
23 aprile alle ore 20.54 · Mi piace
Caroline Forbes Lui è li che ci osserva!
23 aprile alle ore 20.55 tramite cellulare · Mi piace
Damon Salvatore ‎//avete fatto schifetto u.u la baci poi dici non significa niente, cosa la baci a fareeeee per farla sentire così nullità? pfff se l'hai baciata un qualcosa c'è e dovevi chiederti qualcosa u.u non delle stupidotte frasi insensate come a giustificarti perché leggevo io u.u//
23 aprile alle ore 20.57 · Non mi piace più · 1
Caroline Forbes Nn usare il plurale! Io nn ho fatto nulla!
23 aprile alle ore 20.59 tramite cellulare · Mi piace
Klaus Mikaelson ‎//Damon, lasciami fare. Se avessi pensato sul serio a te mentre scrivevo, non l'avrei neppure baciata. Sto cercando di fare una cosa, non smontarmi. E poi non sei al centro del mondo, penso anche a me
23 aprile alle ore 21.02 · Mi piace
Caroline Forbes ‎*Lui che continua a parlare da solo. Una furia che non fa altro che giustificarsi e prepararsi, per poi lasciarmi sola dopo aver ben espresso quanto sia stato uno sbaglio e come questo sbaglio non accadrà più. "Sono disgustosa a tal punto?!" Rimanere a bocca aperta, guardando la pioggia infrangersi contro il vetro delle finestre. Rimasta sola in quell'ufficio e probabilmente sola nell'intera scuola. Farmi forza dopo minuti, passandomi nuovamente la mano sulle labbra ma solo per levar via l'idea di quel bacio. Il bacio di un uomo a cui probabilmente ho fatto schifo. Sistemarmi ed uscire da scuola. Correndo verso l'auto, rifugiarmi in essa per poi partire. Sentendo il viso inumidito da una lacrima. Una lacrima forse di vergogna.*
 
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